Pioggia

Dopo più di 10 ore di lavoro esco dall'ufficio con gli occhi che bruciano a forza di guardare il monitor e i fogli alla ricerca di errori e sistemazioni corrette, dopo riunioni con clienti, venditori, telefonate, colleghe... dopo tutto quello che in un ufficio succede e che ti rincoglionisce quanto basta per avere una faccia decisamente sconvolta mentre imbocchi il cancello e ti avvii alla macchina. Senza pensieri per quel che ti aspetta dopo: pensare in questo momento è difficile.

Il cielo inquietante che dalla prima metà del pomeriggio incombe sulla città ha regalato qualche goccia di pioggia. Ci voleva proprio: tre giorni di sole uno dietro all'altro a questa stagione può farti pensare che siamo in primavera avanzata e che l'anno scorso avevamo già fatto il cambio negli armadi, mentre oggi abbiamo ancora i maglioni a portata di mano...

Sarà assurdo, ma l'odore della pioggia che è caduta sulla polvere cittadina, acre, ma umido è piacevole. Basta questo a farmi pensare: che bello!

E, anche se non completamente, riesco a chiudere i pensieri lavorativi in un angolo della mente. Possibilmente da riaprire soltanto domani alle 8, non prima. E ora posso pensare che ho la serata davanti, cose mie, tutte mie a cui pensare (ok, Merlino vorrà i croccantini... registrato). Quasi 12 ore tutte per meg.

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