Comunicazione felina


Sono sempre più convinta che i gatti si parlino e sparlino pure (di noi ovviamente). La prima lampante prova lho avuta constatando che ogni gatto che è entrato in questa casa, da quando cera la Micia, prima di conoscere la Micia non soffriva il mal dauto... dopo aver fatto la conoscenza con Micia, improvvisamente detestava lauto e si lanciava in miagoliii allucinanti (le tre i sono volute!!! enfatizzano) ancora prima di salire in auto, già dal momento in cui si notava il trasportino.


La tradizione, anche se Micia è morta da un anno, si mantiene e ancora oggi tutti i felini della palazzina detestano il viaggio in auto... ok, il viaggio in auto significa anche veterinario (o toelettatura, per Rommell), ma è il concetto di viaggio che deturpa tutto...


Unica eccezione al comportamento con lauto è Morgan... lui adotta tecniche sue, come in quasi tutto... la tecnica consiste nel tacere, farsi invisibile: se io non ti guardo, tu non esisti, la macchina non esiste e il veterinario non esiste... se poi il veterinario si ostina a manipolarmi per più di 5 minuti (il tempo massimo concesso alla "non esistenza") allora comincio a soffiare... e se non capisce che è il momento di mettermi giù... beh, il veterinario è uno dritto, non ha mai osato verificare cosa  può succedere dopo i 5 minuti! la mia tecnica funziona! (morgan pensiero)


Però anche Morgan si fa raccontare cosa succede in giro dai felini... scommetto che è la Birba quella che gli passa le migliori informazioni... sono molto amici... poi ieri sono arrivati di filato in casa insieme, mentre io rientravo da una cena. Sono rimasta stupita quando Morgan... il Morgan quello che "io abito fuori di casa: casa tua mi fa schifo e ci vengo solo quando non posso farne a meno"... quel Morgan lì decidesse in una giornata stracalda come ieri di salire di sopra da me, senza nemmeno essere invitato... snobbando la ciotola dei croccantini dei felini di mia madre... anche mia madre si è stupita, ormai ci abbiamo fatto il callo al gatto outsider Morgan.


Ho pensato volesse cambiare marca di croccantini, invece non è nemmeno andato in cucina. Ha fatto un giro di perlustrazione per tutta la casa, poi si è messo sul balcone davanti al fresco.


A metà notte ho capito cosa voleva provare... mi sono svegliata e il simpatico (diciamo così) micione era in mezzo alle mie gambe a godersi la sventagliata del ventilatore in primo piano... anche gli altri 2 felini erano sul lettone a godersi il vento che la mamma umana è in grado di procurare loro in queste nottate afose... lunica che si godeva il caldo procuratole dal pelo morganesco ero io!!! ma sarà mai possibile???



La foto qui sopra ritrae le tre belve in unepoca più fredda in cui si poteva anche pensare di stare tutti vicini avvoltolati... notare Birba che ancora non si slancia in ammucchiate promiscue... è una micetta molto seria, lei e ci mette non poco prima di dare confidenza, anche se adora le coccole dei due fratelloni grandi...




Commenti

  1. Mica scema la birba... fai una coccola a tutti e tre da parte mia.. soprattutto a merlino visto che mi ha fatto le fusa ;-D

    Mauro

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