fiducia nel prossimo
ieri è morta Birba... poi ne parlerò, perché sento il bisogno di farlo. ma non ora...
ora sto pensando ad altro, legato comunque a lei.
mancava da casa da 5 o 6 giorni... io la davo già per morta, soprattutto perché già da giorni la vedevo deperire terribilmente... ma mi dispiaceva non sapere cosa fosse successo, così finalmente ho recuperato una sua foto (ho il computer rotto con dentro tutte le mie foto... chissà se le recupererò...) e ieri ho attaccato qualche volantino in giro attorno alle case dei vicini.
la mia via è una "classica" via della mia città: ci abito da sempre, ma non conosco praticamente nessuno. e anche tra i pochi che conosco, ci si dice a malapena buongiorno e buonasera.
ognuno si fa i fatti propri, non si dialoga, raramente ci si chiede "come stai?"...
se arriva un nuovo vicino, è difficile che si faccia conoscenza...
con la scomparsa di Birba non mi sono nemmeno messa a suonare ai campanelli dei vicini. già non ci sono quasi mai, poi conosco già le reazioni diffidenti e scocciate. nessuno vuole che tu metta il naso nel proprio giardino, nemmeno per cercare un gatto. lo so già, è già successo, parto già pensando che non mi permetterebbero e non vado nemmeno alla carica.
però ieri sera, dopo qualche ora che i volantini (4 in tutto, anzi, 3, perché una vicina mi ha espressamente chiesto di toglierlo, per dire...) erano attaccati attorno a casa ricevo una telefonata.
un signore che abita nella via sapeva qualcosa: una ragazza aveva trovato una micia che risponde alla descrizione e sembrava incidentata, così l'ha portata dal veterinario.
il signore non si è fermato qui: non conosceva il numero né il cognome di questa ragazza, perché era per lui una conoscenza da bar. si incontrano ogni mattina a fare colazione.
così è andato al bar, si è fatto dire dove ha portato la gatta, ha brigato finché non ha trovato il numero e ha contattato la ragazza.
e mi ha richiamato per dirmi da quale veterinario era andata la gatta.
dal veterinario ho avuto il numero della ragazza e l'ho chiamata per ringraziarla. persona squisita, si è presa un morso da Birba nel tentativo di aiutarla (è stato il gesto che mi ha fatto capire che si, era la mia gatta quella di cui parlavano), ha pianto per le condizioni disperate in cui versava (già era ammalata in casa, ma dopo 6 giorni senza mangiare né bere, chissà come era ridotta, povera micia mia!), era disposta a farsi carico di tutte le spese veterinarie necessarie, comprese quelle "finali" per mettere a "dormire per sempre" una gatta che nemmeno sapeva se aveva o no padrone.
ovviamente delle spese veterinarie mi sono fatta carico io: la micia era mia e una mia responsabilità.
mi ha fatto un gran piacere scoprire due persone di così buon cuore nella mia via.
la via in cui io conosco a mala pena chi mi abita a destra, chi a sinistra e chi di fronte...
ieri sera, davvero, in camera da letto, stanca per la giornata, quasi a digiuno perché sinceramente non avevo voglia di cenare, ero dibattuta... tra il dispiacere per Birba (avrei voluto esserle stata più vicina, però volevo anche lasciarla più libera possibile... ne parlerò, a suo tempo, quando scriverò di lei) e il piacere di aver trovato gente così disponibile nei confronti di un animale e nei confronti di un'emerita sconosciuta quale io ero per loro.
lo ammetto, mi hanno aperto il cuore. mi hanno fatto pensare che attorno a me c'è molto buono, molto da scoprire e che non è vero che tutti si fanno i fatti propri e pensano solo a loro stessi.
nella tristezza per la perdita di una micia che viveva con me da 14 anni, un raggio di sole nella disponibilità verso il prossimo non è cosa da poco!
ora sto pensando ad altro, legato comunque a lei.
mancava da casa da 5 o 6 giorni... io la davo già per morta, soprattutto perché già da giorni la vedevo deperire terribilmente... ma mi dispiaceva non sapere cosa fosse successo, così finalmente ho recuperato una sua foto (ho il computer rotto con dentro tutte le mie foto... chissà se le recupererò...) e ieri ho attaccato qualche volantino in giro attorno alle case dei vicini.
la mia via è una "classica" via della mia città: ci abito da sempre, ma non conosco praticamente nessuno. e anche tra i pochi che conosco, ci si dice a malapena buongiorno e buonasera.
ognuno si fa i fatti propri, non si dialoga, raramente ci si chiede "come stai?"...
se arriva un nuovo vicino, è difficile che si faccia conoscenza...
con la scomparsa di Birba non mi sono nemmeno messa a suonare ai campanelli dei vicini. già non ci sono quasi mai, poi conosco già le reazioni diffidenti e scocciate. nessuno vuole che tu metta il naso nel proprio giardino, nemmeno per cercare un gatto. lo so già, è già successo, parto già pensando che non mi permetterebbero e non vado nemmeno alla carica.
però ieri sera, dopo qualche ora che i volantini (4 in tutto, anzi, 3, perché una vicina mi ha espressamente chiesto di toglierlo, per dire...) erano attaccati attorno a casa ricevo una telefonata.
un signore che abita nella via sapeva qualcosa: una ragazza aveva trovato una micia che risponde alla descrizione e sembrava incidentata, così l'ha portata dal veterinario.
il signore non si è fermato qui: non conosceva il numero né il cognome di questa ragazza, perché era per lui una conoscenza da bar. si incontrano ogni mattina a fare colazione.
così è andato al bar, si è fatto dire dove ha portato la gatta, ha brigato finché non ha trovato il numero e ha contattato la ragazza.
e mi ha richiamato per dirmi da quale veterinario era andata la gatta.
dal veterinario ho avuto il numero della ragazza e l'ho chiamata per ringraziarla. persona squisita, si è presa un morso da Birba nel tentativo di aiutarla (è stato il gesto che mi ha fatto capire che si, era la mia gatta quella di cui parlavano), ha pianto per le condizioni disperate in cui versava (già era ammalata in casa, ma dopo 6 giorni senza mangiare né bere, chissà come era ridotta, povera micia mia!), era disposta a farsi carico di tutte le spese veterinarie necessarie, comprese quelle "finali" per mettere a "dormire per sempre" una gatta che nemmeno sapeva se aveva o no padrone.
ovviamente delle spese veterinarie mi sono fatta carico io: la micia era mia e una mia responsabilità.
mi ha fatto un gran piacere scoprire due persone di così buon cuore nella mia via.
la via in cui io conosco a mala pena chi mi abita a destra, chi a sinistra e chi di fronte...
ieri sera, davvero, in camera da letto, stanca per la giornata, quasi a digiuno perché sinceramente non avevo voglia di cenare, ero dibattuta... tra il dispiacere per Birba (avrei voluto esserle stata più vicina, però volevo anche lasciarla più libera possibile... ne parlerò, a suo tempo, quando scriverò di lei) e il piacere di aver trovato gente così disponibile nei confronti di un animale e nei confronti di un'emerita sconosciuta quale io ero per loro.
lo ammetto, mi hanno aperto il cuore. mi hanno fatto pensare che attorno a me c'è molto buono, molto da scoprire e che non è vero che tutti si fanno i fatti propri e pensano solo a loro stessi.
nella tristezza per la perdita di una micia che viveva con me da 14 anni, un raggio di sole nella disponibilità verso il prossimo non è cosa da poco!
Ciao, Birba, fai compagnia a tutti quelli che anche io e i miei ragazzi hanno conosciuto.
RispondiEliminaRoberta