trebbo di mezza estate

e anche quest'anno a casa meg si è fatto il trebbo crocettoso estivo: un appuntamento che - se non sbaglio - si rinnova dal 2009.

le mie amiche - quelle che possono/vogliono - mi raggiungono e passiamo insieme qualche giorno facendo chiacchiere a volontà, accompagnate da qualche crocetta al progetto di turno, intervallate da spostamenti per raggiungere il chiosco delle piadine o il ristorante di turno, dove si prosegue a chiacchierare di tutto e di niente, magari in compagnia di altre amicizie (non ricamose, per intenderci).

si va avanti fino a tarda serata, ci si alza abbastanza presto la mattina e si prosegue...

nessuno stravizio, salvo l'OBBLIGO che hanno le mie ospiti di farsi un cicchetto con i liquorini che mi riempiono casa (se non mi aiutano loro... io ne ho iniziata una bottiglietta tra le più piccine in marzo e... me l'hanno finita loro in questi giorni!). che se non bevono... non potranno più tornare (buahahahaha)

questa volta nemmeno nessuna grande passeggiata: vuoi il caldo, vuoi i problemi (non solo miei)... si è passato quasi tutto il tempo sotto il condizionatore della mia sala. con qualche evasione fino ai tavolini dello Chalet quando le temperature si sono fatte più fresche.

e tanto per cambiare: MI CI VOLEVA.

dopo un mese fatto di NIENTE. niente assoluto, se si esclude il lavoro, la costante ed estenuante attenzione agli acciacchi conseguenti alla radioterapia e il ricamo.

un mese fatto a "stare al fresco" chiusa in casa, a "non strapazzarmi", infatti ero costantemente sola in casa ad aspettare che le cose migliorino: che le temperature si facessero accettabili, che i disagi diminuissero... che... che.. che...

se c'è una cosa che sto imparando dalla malattia è ad aspettare. ma sto anche imparando (o meglio, sto avendo conferme) che non sono per niente brava in questo. mi spazientisco, sono come i bambini piccoli che vogliono tutto e subito.

quindi il mese appena finito è stato uno strazio per me...

e l'arrivo delle amiche, il cambio di passo, anche se di poco è cambiato, perché comunque mi sono riguardata, non mi sono strapazzata... ho cercato di limitare al massimo le attività ecc ecc ecc... comunque il cambiamento è stato una benedizione!

lo è ogni anno, un po' perché mi piace avere le amiche in casa, un po' perché a questa stagione io arrivo sempre con la lingua fuori, stravolta dal periodo lavorativo intenso e il trebbo è un ottimo momento per spezzare la sequela di giornate più o meno da incubo e passare momenti a ridere e condividere.

e come quasi sempre... finito il fine settimana di allegria... penso a quando sarà il prossimo...

se tutto va bene... non tarderà molto ;-)

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