C
una ragazzina che per fare un po
il ricavato erano davvero poche lire, ma tutto faceva brodo perchè servivano soldi per finanziare i piccoli acquisti necessari per il campo scout, gli hikes e tutte le altre attività che organizzavamo. il lavoro era bello stancante, perchè non sempre la gente ti apriva, non dovevi buttare via i volantini (se ti beccavano erano guai), per ricavare poche lire dovevi distribuirne una quantità industriale, e via dicendo...
insomma... mi ricordo e so cosa significa fare volantinaggio.
però ultimamente ho un rigetto totale nei confronti della pubblicità nella buchetta delle lettere!
fino a pochi anni fa ne ricevevi alcuni alla settimana. oggi... beh, la mattina svuoti la buchetta mentre esci per andare al lavoro, nella pausa pranzo togli la poca posta seria e la tua bella dose di volantini mentre rientri, quando esci per tornare in ufficio ti hanno già fatto il pieno e la sera torni a casa che ne trovi altrettanta!
in questo periodo di superlavoro per un paio di mesi ho lasciato perdere la raccolta differenziata, nel senso che ho messo tutto alla rinfusa nello stanzino senza mai portarla nei cassonetti. ora che ho un pochino più di tempo mi rendo conto che è una guerra persa! ora che ho gettato via quel che avevo raccolto in due mesi... nell
INUTILE!!! perchè dei seimila volantini che riceverò nella buchetta a me interessano al massimo solo quelli di due supermercati: i più comodi per me per fare la spesa. degli altri... nemmeno guardo il contenuto, perchè tanto non andrei mai a farci la spesa. delle pizzerie da asporto non mi interessa, delle svendite di scarpe da Pincopallino nemmeno... e così via fino all
è uno spreco, un
ma non c
io non sono un
può valere la pena scriverlo anche in francese e in inglese: spesso chi fa volantinaggio è un extracominitario che potrebbe provenire da una ex colonia francese o inglese.
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