20 anni
Sono passati così tanti anni, si... e mi manchi ancora...
Quel giorno del 1988 in verità io fui sollevata dalla notizia: eri in coma da 40 giorni, ma non era un vero coma, visto che quando ti portarono il nonno, tu riuscisti a chiudere gli occhi e fingere un sonno per aiutarlo.
Per quanto tu lo abbia tiranneggiato in vita, nella morte sei stata gentile e lo hai aiutato... era già troppo dura per la sua mente ammalata fare entrare il concetto della tua partenza, figuriamoci se tu eri anche ad occhi aperti.
Stavi soffrendo lungo una via senza ritorno e io non avevo nemmeno il coraggio di venire a vederti soffrire.
Ho sempre avuto un pessimo rapporto con la sofferenza, più che con la morte. E tu eri troppo importante per me perchè io potessi vederti in quel letto di morte...
E poi avevo ottime scuse: la ragazzina diciasettenne che all
I grandi non ci pensarono neanche a farci venire noi "piccoli" in ospedale... soffrivano già troppo così, senza dover gestire anche la nostra sofferenza...
Quindi quel 5 giugno, quando il babbo mi chiamò per darmi la notizia io sentii un peso sullo stomaco sollevarsi...
... eppure ancora oggi vorrei averti qui e sto piangendo mentre lo scrivo...
Nonna eri la persona più importante della mia vita, l
Eri tante cose e il vuoto della tua assenza ancora oggi fa tremare e zittire per qualche minuto almeno 8 persone...
Io ti sento sempre molto vicina, ma parlarti ora non è come dialogare allora...
Caspita come invidio quel bel rapporto con tua nonna. Io purtroppo non ho mai potuto goderne, mio papà è rimasto orfano fin da piccolino e la mamma di mia mamma che è l'unica che ho conosciuto è sempre stata malata sin da quando mia mamma era giovane. E' una cosa che mi è mancata proprio tanto e spero che i miei figli possano godere della loro compagnia per luuuuungo tempo.
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